Ebbene sì, quando partite o andate in vacanza il consumatore critico che è in voi non rimane a casa, anzi dovrebbe drizzare le sue antenne con ancora maggiore attenzione!
Poche attività, infatti, stanno alla pari del viaggio come occasione di esercizio di consumo critico, ed esserne pienamente consapevoli è ciò che fa di noi dei turisti responsabili. Ciò vale per ogni tipo di viaggio, ma ancor di più per i viaggi che hanno per destinazione il Sud del mondo.
fa una bella differenza infatti, solo per fare un esempio, soggiornare presso grandi caene alberghiere o villaggi vacanze, solitamente di proprietà di grandi catene occidentali, oppure trovare alloggio presso piccole strutture a gestione locale o addirittura, perché no, presso famiglie del luogo che state visitando; oppure scegliere di coprire qualche lunga distanza interna con mezzi pubblici e poco inquinanti, piuttosto che con l’aereo. Anche il nostro comportamento nei confronti di realtà sociali a volte incomparabilmente più povere di quella a cui simo abituati richiede attenzione, rimozione dei pregiudizi, e sempre e comunque il massimo rispetto. Ma l’elenco è lungo, e i criteri guida a cui si ispira il Turismo Responsabile li troveret ben esposti sul sito dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR)
In breve, alcuni punti fondamentali
1) Usare strutture e servizi gestti da locali secondo criteri di equità, evitabdo le grandi catene occidentali – sia per l’alloggio che per la ristorazione.
2) Privilegiare i mezzi pubblici per il trasporto interno
3) Astenersi da ogni comportamento che possa procurare un danno ambienale anche indiretto ai luoghi che si visitano. Ci possono perfino essere casi in cui il buon viaggiatore ha un solo modo di comportarsi: evitare di andare, specie in luoghi in cui l’equilibrio ambientale o sociale sia così fragile da rischiare di venire alterato irreversibilmente a contatto coi turisti
4) Cercare il contatto ditretto con la popolazione locale, tramite un intermediario culturale, improntandolo al rispetto delle tradizioni, dei costmi e delle condizioni sociali del luogo
5) Un tour otganizzato di Turismo Responsabile prevede solitamente anche la visita di realtà legate alla cooperazione o impegnate nel sociale, versando di solito un piccolo supplemento di spesa per il sostegno di queste organizzazoni
6) La conoscenza di luoghi, persone e culture è fondamentale: quindi partire preparati, programmare un viaggio “lento” lasciandosi coinvolgere dai luoghi che visitiamo, abbandonando la “smania” consumistica che spesso coglie il turista…
Buon viaggio!